...nel mio mondo il cemento più saldo è quello disarmato.

lunedì 22 febbraio 2010

FuckerStarfuckers


 




















Ecco pronto “FuckerStarfuckers”.
Dal lettore a lato è possibile ascoltarne un breve estratto e più sotto sono riportate le note interne del CD.

Chi fosse interessato a riceverne una copia può richiederla a questo indirizzo: berardistefano@gmail.com

Per chi non desidera il supporto CD con la custodia originale, è possibile richiedere il file audio in mp3 e il pdf della copertina “sistema riciclo intelligente” da stampare su fogli A4 di recupero.

Il costo del CD con custodia è di 5€ (escluse eventuali spese di spedizione), quello del file mp3 con copertina in pdf è di 2€.

Il prezzo è dato, in parte dal costo dei materiali e del lavoro tipografico, e in parte dalla volontà di evitare una gratuità che tenderebbe a svalutare il prodotto e a sminuire il lavoro svolto; in questo senso è più che altro un importo simbolico.
Un ringraziamento particolare a Ezio Martinazzi per la consulenza grafico/tipografica e a Piero Villa per aver dato un impulso decisivo alla pubblicazione.

Grazie anche all’ingegner Pavel Pelz della Pelz-Biophone di Praga, per aver concesso i diritti alla pubblicazione della traccia originale “Slavík obecný - Luscinia megarhynchos” dal CD “Mistři pěvci ptačí říše”.

Questo lavoro è dedicato a mio padre, che mi ha trasmesso l’amore per il canto degli uccelli; l’unico cacciatore pentito che abbia conosciuto.

Note
Ogni suono, con l’ausilio di un software di editing audio, può essere mutato al punto da diventare virtualmente qualsiasi altro oggetto sonoro.
In questo caso, la registrazione del canto di un usignolo è stata modificata aggiungendo semplicemente un paio di effetti a tutta la traccia: il risultato, per questo, è stato ancora più sorprendente.
Il titolo è un riferimento scherzoso alla somiglianza di superficie tra questo lavoro e quello del gruppo Starfuckers, immaginando che nel DNA sonoro del canto dell’usignolo vi fosse fin dalle origini, ciò che gli Starfuckers hanno raggiunto solo di recente con un ben più lungo percorso.
Spingendosi oltre, si può immaginare che esista dall’inizio dei tempi, una sorta di madre di tutti i rumori, che, diversamente dal rumore bianco, possa essere plasmata, dagli eletti, fino a farle assumere forme leggiadre, senza per questo rinunciare ad alcuno dei suoi figli sonori… e l’usignolo è un eletto.


 
L'usignolo (Luscinia megarhynchos)canta con toni chiari e forti e il suo gorgheggio, composto da strofe di toni singoli e doppi, densamente allineati gli uni agli altri, è considerato tra i più belli e complessi.
All'inizio della primavera gli usignoli cantano prevalentemente di notte e cessano al mattino; con il proseguo della stagione invece, si possono sentire nitidamente anche durante il giorno.
Il canto serve loro soprattutto per la delimitazione del territorio e per l'attrazione di partner femminili.
Gli usignoli maschi imparano a cantare nella prima giovinezza dagli uccelli vicini e conoscono con scioltezza tra i 120 e i 260 tipi diversi di strofe, che durano per lo più da due a quattro secondi.
Tutte le strofe hanno delle precise peculiarità che danno luogo alla differenziazione di dialetti regionali.
Il canto dell'usignolo è oggetto di ricerca da parte dell'etologia soprattutto per la sua complessità e per la funzione della memoria.
In passato veniva considerato un antidolorifico e poteva portare al morente una morte dolce e al malato una pronta guarigione.

da wikipedia - l’enciclopedia libera




Thanks to audio editor softwares, every single sound can be changed to the point of virtually becoming any other sound object.
In this case, the recording of a nightingale singing was changed just adding a couple of effects to the whole track: the result was even more surprising than what we could expect.
The title is a humorous reference to the superficial resemblance between this work and the band Starfuckers’, imagining that in the DNA of the nightingale singing there was originally what Starfuckers have only recently reached through a much longer way.
Going further, we can assume that, since the beginning of time, a sort of existing “mother of all noises” , unlike the white noise, has been molded by noble entities in order to be gracefully shaped without giving up any of her “sound kids”….the nightingale is one of her noble kids.


The nightingale (Luscinia megarhynchos)sings in clear strong tones and its warbling of verses, composed of single and double aligned tones, is considered one of the most beautiful and complex ever.
In early spring nightingales mainly sing at night and stop in the morning; yet, going on through the season, you can clearly hear them even during the day.
They mainly sing to delimit their territory and to attract female partners.
Male nightingales learn to sing in their early youth, influenced by other birds nearby, and they know how to fluently sing 120-260 different kinds of verses lasting basically 2-4 seconds.
Every verse has its own peculiarities determining the differentiation of regional dialects.
The song of the nightingale has being researched by ethology especially for its complexity and for the function of the memory. In the past it would be considered as a pain reliever and it could lead to a sweet death; it could also lead sick people to a quick recovery.   
wikipedia  -


You can request a copy of the cd  writing to: berardistefano@gmail.com
If you prefer to receive the cd without its original case, you can request the mp3 audio file and the pdf of the cover “clever recycling system” you can print on A4 sheets.
The complete cd costs 5€ (shipping costs not included); the mp3 file plus the pdf of the cover cost 2€.
The price of the cd is due to both the cost of the materials and the topographic work, and to our desire to avoid a form of “gratuitousness” that would undervalue the work and the product itself; that’s why it is basically a symbolic price.
Thanks to the engineer Mr. Pavel Pelz of Pelz-Biophone in Prague, for granting the rights to publish the original track “Slavík obecný - Luscinia megarhynchos” taken from the CD “Mistři pěvci ptačí říše”.
This work is dedicated to my father who taught me to love birds singing…the only person I’ve met who regretted being a hunter.



"Ora ascolto il canto degli usignoli con altre orecchie". Emanuele Giannini, Starfuckers

 



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FuckerStarfuckers by Stefano Berardi is licensed under a Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Condividi allo stesso modo 2.5 Italia License.
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giovedì 4 febbraio 2010

fuoco flauto n.10 - Cento per cento americano



















fuoco flauto n.10


Cento per cento americano

Il cittadino americano medio si sveglia in un letto costruito secondo un modello che ebbe origine nel vicino Oriente. Egli scosta le lenzuola e le coperte che possono essere di cotone, pianta originaria dell'India; o di lino, pianta originaria del vicino Oriente; o di lana di pecora, animale originariamente domesticato nel vicino Oriente; o di seta, il cui uso fu scoperto in Cina. Tutti questi materiali sono stati filati e tessuti secondo procedimenti inventati nel vicino Oriente. Si infila i mocassini inventati dagli indiani delle contrade boscose dell'Est, e va nel bagno, i cui accessori sono un misto di invenzioni europee e americane, entrambe di data recente. Si leva il pigiama, indumento inventato in India, e si lava con il sapone, inventato dalle antiche popolazioni galliche. Poi si fa la barba, rito masochistico che sembra sia derivato dai sumeri o dagli antichi egiziani.
Tornato in camera da letto, prende i suoi vestiti da una sedia il cui modello è stato elaborato nell'Europa meridionale e si veste. Indossa indumenti la cui forma derivò in origine dai vestiti di pelle dei nomadi delle steppe del- l'Asia, si infila le scarpe fatte di pelle tinta secondo un procedimento inventato nell'antico Egitto, tagliate secondo un modello derivato dalle civiltà classiche del Mediterraneo; si mette intorno al collo una striscia dai colori brillanti che è un vestigio sopravvissuto degli scialli che tenevano sulle spalle i croati del diciassettesimo secolo. [...]
Andando a fare colazione si ferma a comprare un giornale, pagando con delle monete che sono un'antica invenzione della Lidia. Al ristorante viene a contatto con tutta una nuova serie di elementi presi da altre culture: il suo piatto è fatto di un tipo di terraglia inventato in Cina; il suo coltello è di acciaio, lega fatta per la prima volta nell'India del Sud, la forchetta ha origini medievali italiane, il cucchiaio è un derivato dell'originale romano. Prende il caffè, pianta abissina, con panna e zucchero. Sia l'idea di allevare mucche che quella di mungerle ha avuto origine nel vicino Oriente, mentre lo zucchero fu estratto in India per la prima volta. Dopo la frutta e il caffè, mangerà le cialde, dolci fatti, secondo una tecnica scandinava, con il frumento, originario dell'Asia minore. [...]
Quando il nostro amico ha finito di mangiare, si appoggia alla spalliera della sedia e fuma, secondo un'abitudine degli indiani d'America, consumando la pianta addomesticata in Brasile o fumando la pipa, derivata dagli indiani della Virginia o la sigaretta, derivata dal Messico. Può anche fumare un sigaro, trasmessoci dalle Antille, attraverso la Spagna. Mentre fuma legge le notizie del giorno, stampate in un carattere inventato dagli antichi semiti, su di un materiale inventato in Cina e secondo un procedimento inventato in Germania. Mentre legge i resoconti dei problemi che si agitano all'estero, se è un buon cittadino conservatore, con un linguaggio indo-europeo, ringrazierà una divinità ebraica di averlo fatto al cento per cento americano.

Ralph Linton, Lo studio dell’uomo - Il Mulino 1973




The anthopologist Ralph Linton (Philadelphia, 27 February 1893 - New Haven, 24 December 1953) was one of the most respected American anthropologists of the mid-twentieth century of his time, and is particularly remembered for his texts The Study of Man (1936)… http://en.wikipedia.org/wiki/Ralph_Linton

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.




Note

Questo brano dell’antropologo americano Ralph Linton, che avrebbe potuto intitolarsi “Cento per cento Italiano”, ci dimostra che le nostre tradizioni sono la somma di usi e costumi di diverse popolazioni mischiatesi o venute a contatto nel passato. E’ importante prenderne coscienza poiché la mancanza di questa informazione è un ottimo strumento per quelle forze che campano sulle paure.
Spesso chi parla di difesa delle proprie tradizioni, di queste non sa nulla; tale difesa si riduce generalmente alla traduzione della cartellonistica stradale nei dialetti locali.
Durante il periodo del mio avvicinamento all’etnomusicologia ho conosciuto diverse persone impegnate seriamente e da anni, in ricerche storiche ed etnologiche in Italia e all’estero, ed è significativo notare che nessuno di loro parla mai di “difesa delle tradizioni”, semmai di studio e comprensione, cosa che richiede enormi energie e competenze.
Linton ci fa riflettere con ironia e sobrietà, qualità di cui abbiamo tanto bisogno in un paese dove spesso si grida “razzista” con lo stesso astio e la stessa intolleranza dei razzisti stessi.


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