...nel mio mondo il cemento più saldo è quello disarmato.

mercoledì 5 agosto 2009

fuoco flauto n.4 - Discorso tipico dello schiavo


















Fuoco flauto n.4


Discorso tipico dello schiavo


Uno degli aspetti più micidiali dell’attuale cultura, è di far credere che sia l’unica cultura, e invece è semplicemente la peggiore.
Gli esempi sono nel cuore di ognuno, per esempio, il fatto che la gente vada a lavorare sei giorni la settimana, è la cosa più pezzente che si possa immaginare.
Coma si fa a rubare la vita agli esseri umani in cambio del cibo, del letto e della macchinetta?
Mentre fino a ieri credevo che mi avessero fatto un piacere a darmi un lavoro, da oggi penso -“Pensa questi bastardi, che mi stanno rubando l’unica vita che ho, perché non ne avrò un’altra, ho solo questa, e loro mi fanno andare a lavorare cinque, sei giorni alla settimana e mi lasciano un miserabile giorno per fare cosa? Come si fa in un giorno a costruire la vita?”.
Intanto uno non deve mettere i fiorellini alla finestra della cella della quale è prigioniero, perché se no, anche se un giorno la porta sarà aperta, lui non vorrà uscire.
Deve sempre pensare con una coscienza perfetta -“Questi stanno rubandomi la vita in cambio di due milioni e mezzo al mese ( di lire N.d.r.), bene che vada, mentre io sono un capolavoro il cui valore è inenarrabile”.
Non capisco perché un quadro di Van Gogh debba valere settantasette miliardi e un essere umano due milioni e mezzo al mese, bene che vada.
Secondo me poi, siccome con le nuove tecnologie i profitti sono aumentati almeno cento volte, l’orario di lavoro doveva diminuire almeno dieci volte; invece no!
L’orario di lavoro è rimasto intatto.
Oggi so, che mi stanno rubando il bene più prezioso che mi è stato dato dalla natura.
Pensa alla cosa più bella che la natura propone, che è quella, mettiamo, di fare l’amore.
 Immagina che tu viva in un sistema politico, economico e sociale in cui le persone siano obbligate, con quello che le sorveglia, a fare l’amore otto ore al giorno; sarebbe una vera tortura!
E quindi perché non deve essere la stessa cosa per il lavoro che non è esattamente più gradevole che fare l’amore?
Per esempio, il fatto che la gente vada a lavorare sei giorni la settimana, certo, ho il mitra alla nuca e lo faccio, perché faccio il discorso -”meglio leccare il pavimento o morire? Meglio leccare il pavimento!”.
Ma quello che è orrendo in questa cultura, è che leccare il pavimento è diventata addirittura un’aspirazione, capisci?
Ma è mostruoso, che il tipo debba andare a lavorare otto ore al giorno e debba essere pure grato a chi gli fa leccare il pavimento, capisci?
Tutto ciò è oggettivamente mostruoso, ma laddove la coscienza produce coscienza, tutto ciò è effettivamente mostruoso.

Intervistatore
-Si va bene, ma ormai è irreversibile la situazione.

Silvano Agosti
Tu fai giustamente un discorso in difesa di chi ti opprime, perché è tipico dello schiavo.
Il vero schiavo difende il padrone, mica lo combatte.
Perché lo schiavo, non è tanto quello che ha la catena al piede, quanto quello che non è più capace di immaginarsi la libertà.
Ma rispetto a quello che tu mi hai detto adesso, quando Galileo ha enunciato che era la terra a girare intorno al sole, ci sarà sicuramente stato qualcuno come te, che gli avrà detto -“Eh sì, sono ventidue secoli che tutti dicono che è il sole che gira intorno, mò arrivi te a dire questa stronzata! E come farai a spiegarlo a tutti gli esseri umani?”
-“Non è affar mio, signori!”
-“Allora guarda, noi, intanto, ti caliamo in un pozzo e ti facciamo dire che non è vero, così tutto torna nell’ordine delle cose”.
Perché tutto l’occidente vive in un’area di beneficio? Perché sta rubando otto decimi dei beni del resto del mondo.
Non è che noi stiamo in un regime politico capace di darci la televisione, la macchina, no! è un sistema politico che sa rubare otto decimi a tre quarti di mondo e che da un po’ di benessere a un quarto di mondo, che siamo noi.
Quindi, signori miei, o ci si sveglia o si fa finta di dormire o bisogna accorgersi che siete tutti morti

Silvano Agosti, Discorso tipico dello schiavo.




Silvano Agosti (Brescia, 23 marzo 1938) regista italiano, nel 1955, a soli 17 anni va via di casa con 10.000 Lire regalategli dal padre. Diplomatosi all'Istituto Magistrale, parte per Londra per visitare la casa dove è nato Charlie Chaplin e in seguito scoprire il mondo… http://it.wikipedia.org/wiki/Silvano_Agosti

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.



Note

Il Discorso tipico dello schiavo riassume bene il pensiero di Agosti circa il ruolo del lavoro, dei lavoratori e dei datori di lavoro nella nostra società.
Non sembri questo il pensiero di un eccentrico o una provocazione; alle conclusioni dell’autore bresciano sono arrivati illustri esponenti del mondo dell’economia e studiosi della società.
Agosti ha la capacità innata di mettere in evidenza le tare del nostro modo di vivere in maniera estremamente efficace; i suoi esempi sono caustici quanto illuminanti e ci costringono a riflettere su aspetti della nostra vita che siamo ormai abituati a dare per scontati.
Consiglio la lettura del suo libro Lettere dalla Kirghisia.




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Immagine:
Autoritratto
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