Zeus! è una rivista bimestrale giunta ormai all'undicesimo anno di
pubblicazione, edita dalla cooperativa Il Cardo di Edolo, in cui i
redattori si occupano di curarne l’aspetto organizzativo e grafico, mentre i
contenuti sono interamente a carico dagli utenti
dei servizi alla disabilità della cooperativa stessa.
Cito dal blog di Zeus! “La rivista
vuole offrire uno spaccato sul mondo visto attraverso gli occhi di queste
persone, che raccontano esperienze, ricordi, sogni o semplicemente si prendono
il tempo per giocare con le parole, componendo poesie o inventando storie.
Questi brani, a volte, esulano dalla logica comune (pur non essendo privi di
una coerenza interna) e ciò permette al lettore di mettersi in gioco, per
riuscire a comprendere profondamente l'Altro, il Diverso, l'Insolito. E, in
fondo, il discorso culturale promosso da Zeus! muove da sempre in direzione
dell'abbattimento del pregiudizio e l'accettazione della diversità, intesa non
soltanto come disabilità, per scardinare il concetto di "normalità" e
dare spazio alla pluralità dell'esistenza umana”.
Negli ultimi anni la cura della
rivista è notevolmente aumentata, soprattutto grazie alla selezione dei
bellissimi lavori che campeggiano sulle copertine, e all’impianto interno
sempre più creativo; oltre che per i contenuti quindi, ogni numero è ormai un
oggetto esteticamente pregiato da collezionare (qui
si possono vedere tutte le copertine).
Il numero 64 di Zeus!
Rivista mutante, vede un mio lavoro intitolato “Granellini” in copertina, cosa
che mi fa enormemente piacere. Di seguito la descrizione del lavoro inserita
nella rivista.
Esistono parole che
significano il contrario di quello che dovrebbero significare. La parola
"Perfezione" è una di queste. La perfezione non esiste, è pura
astrazione, in natura è l'imperfezione la vera perfezione. Grazie
all'imperfezione, granellino che inceppa i meccanismi e li costringe a
funzionare in modo diverso, esiste l'evoluzione, esiste tutto. I significati di
queste due parole andrebbero pertanto scambiati. Quando si cerca di realizzare
la perfezione, accadono disastri, dalle piccole miserie, ai deliri su grande
scala, nazismo, comunismo, e così via. La ricerca della perfezione, in fondo, è
la risposta sbagliata alla paura, che, anziché cercare di adattare i meccanismi
ai granellini, cerca di eliminare i granellini, il che significa eliminare
l'evoluzione, eliminare tutto ciò che siamo e che è.
AVVISO
Segue lo "spiegone"
della copertina. Se vuoi divertirti e pensarci su un po', fallo prima di
leggere il seguito. La copertina rappresenta la presunzione della perfezione,
un meccanismo, un ordine, nel quale, per quanto blindato, s'insinua volenti o
nolenti, un'imperfezione, un granellino, a volte evidente, a volte, come in
questo caso, occultato chissà dove, pronto a svolgere la sua azione di sano e
costruttivo sabotaggio. Se ti va, cerca il granellino.
Lo schema presenta nella
prima riga in alto (guardando la copertina aperta e mantenendo la scritta Zeus!
in alto a sinistra), una sequenza madre. Nelle righe seguenti i colori che la
formano, scambiandosi di posto secondo un ordine logico, generano tutte le
altre combinazioni possibili. La scelta di utilizzare quattro colori è
puramente estetica, cioè, tre colori generano sei combinazioni, pochine, mentre
cinque ne generano centoventi, troppe! La scelta dei colori è invece il
risultato della suddivisione dello spettro dei colori visibili dall'occhio
umano (lunghezza d'onda 380-750 nm), in tre parti, corrispondenti per
arrotondamento a 400, 500, 600 e 700 nanometri, convertito e riprodotto poi
secondo il modello di colore CMYK, detto anche quadricromia.
Ne è risultata una
composizione estiva, di gusto anni 60/70, che, nel mio caso, rimanda a memorie
di bambino, alla percezione che si ha a quell'età, in cui si è per forza
granellini, del mondo, e in particolare di quello degli adulti, che tanto si
sforzano di educare alla perfezione. Alle scuole elementari avevo una maestra
che picchiava chiunque non facesse il proprio dovere o anche semplicemente non
capisse qualcosa; a me capitava spesso. La società si comporta non di rado allo
stesso modo. In entrambi i casi si tratta di paura. Meno male che poi arrivava
l'estate e si andava al mare, e si sa, il mare guarisce tutto... Forse perché è
pieno di granellini.
Stefano Berardi*
*Mi occupo male, di tutto. Ho preso la strada di Gianni, sotto una luna color
Bruno, ari ari ari ooooooo
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